Scrivere sul web richiede delle competenze che sono sicuramente più ampie rispetto a quelle del giornalista che scrive per la carta stampata, questo perchè oltre alla parte puramente legata alla scrittura ce n’è una più tecnica legata ad aspetti SEO che influenzano la visibilità del contenuto sui motori di ricerca, questa materia viene chiamata SEO Copywriting. Per molti SEO questa parola non ha senso di esistere ed in parte mi trovano d’accordo, d’altra parte esiste un altra scuola di SEO meno tecnici che ne fa il suo cavallo di battaglia, l’articolo di oggi è dedicato quindi proprio a questa tematica.

Testi persuasivi ed ottimizzati

Quando si scrive in ottica di SEO copywriting lo scopo è quello di creare un contenuto che rispetti regole di copywriting, quindi di scrittura persuasiva, e che allo stesso tempo possa essere posizionato in maniera ottimale sui motori di ricerca. Questo quindi richiede la padronanza di due competenze che apparentemente possono sembrare diametralmente opposte ma che se integrate tra loro possono fare la differenza. Molto spesso infatti capita che chi ha delle competenze tecniche abbia delle lacune sotto l’aspetto di scrittura persuasiva e viceversa, un buon SEO infatti è in grado di formattare al meglio un testo, di fare un ottima keyword research a monte, di scrivere identificando il search intent ma poi non ha, passatemi il termine, quello spirito “markettaro” che invece ha un copywriter che con la sua scrittura è in grado persuadere l’utente all’azione magari accompagnandolo con dello storytelling e altre tecniche di scrittura.

Quando parliamo di SEO copywriting parliamo appunto di testi che allo stesso tempo siano persuasivi ed ottimizzati, vediamo alcune caratterische che deve possedere un testo del genere:

  • Formattato al meglio in HTML, un buon testo scritto secondo quest’ottica avrà una formattazione impeccabile magari andando ad inserire elementi che donano maggiore “semanticità” al contenuto come ad esempio i microdata di schema.org.
  • Con tutti metatag correttamente compilati ed ottimizzati, infatti la scrittura non deve limitarsi solo al contenuto dell’articolo o della pagina ma deve tenere a mente anche i testi che compariranno poi nella SERP del motore di ricerca.
  • Deve essere esaustivo, sviscerare nel profondo l’argomento andando a toccare ogni sfaccettatura di quest’ultimo andando così a creare quello che viene definito un pillar article.
  • Avere un indice interno, la ormai nota Table of content in stile Wikipedia, che permette al contenuto di ottenere in SERP dei jump link verso le apposite sezioni in funzione della query di partenza.
  • Essere scritti in italiano corretto e con lo slang del tuo mercato di riferimento.
  • Seguire i principi di copy persuasivo, ad esempio dando sempre del tu al lettore abbandonando l’aziendalese.
  • Deve basarsi su un’analisi preliminare dell’intento di ricerca che vogliamo soddisfare e quinsi avere una solida keywords research alle spalle.

Questi aspetti riguardano puramente il contenuto della pagina, ma allo stesso tempo anche il contenitore deve essere ottimizzato al meglio, ovvero la pagina non deve mostrare blocchi al crawler del motore di ricerca, deve caricarsi in tempi accettabili e seguire quelle che sono le basi per una valida ottimizzazione SEO di un sito in termini puramente strutturali.

SEO copy e topic N: qual’è il nesso?

come ottimizzare i testi del proprio sitoMi è capitato più di una volta di trovare l’associazione tra SEO copywriting e topic N. Per capire dov’è il nesso, ammesso che esista, bisogna prima comprendere cos’è un topic e poi cos’è il topic N. Il topic è l’argomento principale di un contenuto, ad esempio in questo articolo il topic è il SEO copywriting. Il motore di ricerca quindi si aspetta diversi sotto argomenti ad esso correlati che sono comuni tra tutti i contenuti che ha scansionato che parlano di SEO copywriting, chiamiamo questi argomenti: topic A, topic B, topic C, topic D, topic E.

Ora un contenuto “standard” correlato a questa keywords per il motore di ricerca deve possedere tutti o parte di questi topic. Qualcuno si è chiesto: “Cosa succede se andiamo ad aggiungere al contenuto “standard” un topic N che è presente solo nel nostro articolo?” L’intuizione di fondo è molto interessante, infatti così facendo mettiamo in crisi il motore di ricerca, che non avendo nessun contenuto che contiene il topic N si chiede se questo “plus” è un valore aggiunto che può interessare all’utenza e quindi solitamente tende a posizionare in buone posizioni i contenuti che hanno il topic N aggiunto, ma ovviamente non è detto poi che questo accada sempre e che quando accade sia duraturo nel tempo.

Il topic N quindi altro non è che un argomento che non ha nulla a che fare con quello principale ma che gli viene correlato. Per essere ancora più precisi è un puro discorso di parole, se in un contenuto come questo legato al SEO copywriting associassi un qualcosa legato ad esempio al “buddhismo zen” parlando dello stile di scrittura dei monaci e di come può aiutare un SEO copywriter nel suo lavoro, molto probabilmente andrei a creare un topic N. Personalmente non ho mai fatto uso di questa strategia ma in rete c’è chi fa di questo topic N, il santo graal della SEO, tutto sommato la SEO è ben altro, ma sicuramente avere questo tipo di conoscenze è un valore aggiunto che magari potrebbe tornarci utile.

La persuasione all’invito all’azione

Abbiamo visto nel dettaglio un aspetto prettamente SEO, cerchiamo quindi di bilanciare l’articolo andando ad approfondire aspetti meno tecnici. Quando scriviamo un testo, a meno che non stiamo scrivendo un diario personale, se lo stiamo facendo in termini professionali il nostro scopo deve essere sempre quello di incentivare l’utente all’azione. Nella scrittura web tutto parte dalle SERP, lanciare un messaggio differenziante in SERP che incentivi l’utente al click sul nostro risultato è la prima call to action su cui dobbiamo lavorare, successivamente una volta che l’utente è entrato nel nostro sito dobbiamo fare in modo di mantenere alta la sua sua attenzione sul nostro contenuto e di portarlo poi verso una qualsiasi conversione che può essere dalla banale visualizzazione di un contenuto, lasciare un commento, condividere sui social, iscriversi alla newsletter fino all’acquisto di nostri prodotti o servizi.

Scrivere per persuadere è una vera e propria arte, oltre ad essere una materia molto complessa che richiede fondamentali che toccano anche aspetti di PNL, psicologia e simili, voglio però darti comunque qualche piccola dritta in tal senso:

  • Cerca l’immediatezza. Associa sempre tempo immediato ai tuoi messaggi, ad esempio anzichè scrivere “Scopri i segreti del SEO Copy” è preferibile scrivere “Scopri subito/ora/adesso/immediatamente i segreti del SEO Copy”.
  • Scarsità, un altra leva persuasiva molto forte facendo riferimento al titolo di esempio di prima si potrebbe aggiungere la frase “Solo per i primi XX” oppure “solo fino al xx/xx/xx”.
  • Dai sempre del tu. Come già anticipato nello scrivere dai sempre del tu al tuo lettore, abbandona l’aziendalese e instaura un rapporto colloquiale con i tuoi utenti.
  • Crea delle call to action chiare e ripetute anche più volte all’interno del tuo testo, sfrutta box e pulsanti per le tue chiamate all’azione. Ad esempio una tecnica molto innovativa che porta l’utente a cliccare sul pulsante è quella di farlo “altalenare”, questo cattura l’attenzione e porta il punto focale su di esso.

 

In questa breve guida su come fare SEO copywriting ho voluto traslasciare appositamente aspetti ormai triti e ritriti come le headline, il title, i paragrafi, ecc, per focalizzare maggiormente l’attenzione su aspetti meno noti e che spero ti saranno utili quando intraprenderai questo tipo di attività. Se qualcosa non ti è chiaro ed hai dei dubbi o delle domande, lascia pure un commento.