Se ti trovi a dover fare un’analisi SEO dettagliata del tuo sito web o di tuoi clienti nell’articolo di oggi ti mostrerò praticamente come lavoro quando devo andare ad analizzare un sito in ottica SEO, focalizzando sia sulla parte on-site che su quella off-site, e andando a fare una panoramica abbastanza ampia di quelle che sono le azioni preliminari che un SEO deve compiere.

Il posizionamento attuale

La prima cosa da capire quando si inzia un’analisi SEO è dove siamo e dove vogliamo arrivare, per questo motivo è bene definire un subito il set di keywords per cui vogliamo ottimizzare e posizionare il sito web e monitorarne l’attuale posizionamento. Per svolgere questa operazione esistono diversi strumenti, uno dei miei preferiti e gratuito è Rankerizer. Questo mantiene uno storico di tutti i check effettuati e li mostra con un grafico facilmente comprensibile.

Questo ci permetterà di avere subito una panoramica dell’attuale situazione dei posizionamenti più importanti del sito oggetto della nostra analisi.

I due must dell’analisi SEO

Un analisi SEO prima di andare a focalizzare verso strumenti esterni è bene che focalizzi l’attenzione su i dati presenti nei due principali strumenti che un SEO deve utilizzare ovvero: Google Analytics e Google Search Console.

L’analisi SEO in Google Analytics

La prima cosa che vado a verificare all’interno di Google Analytics è se il monitoraggio delle conversioni è presente. Questo dato è il perno su cui ruota tutto un lavoro di ottimizzazione serio, quindi se ci sono verifico il comportamento del traffico ovvero da dove arriva sul sito, quali sono le principali pagine di uscita, quali sono le pagine con tempi di permanenza bassi e frequenza di rimbalzo elevata, e quali sono le pagine di abbandono verso la conversione. Purtroppo per esperienza molto spesso le conversioni non vengono monitorate.

Un altra cosa che verifico è se c’è integrazione tra Google Analytics e Google Search Console nelle apposite impostazioni di proprietà e che ovviamente il codice di monitoraggio sia stato installato correttamente.

L’analisi SEO in Google Search Console

In questo caso ci troviamo davanti la parte più tecnica dei dati a nostra disposizione. La prima cosa da verificare è che siano state create tutte le proprietà sia www e non www del dominio e nel caso in cui lavori in https, sia nella versione sicura che non. Se queste ci sono tutte lo step successivo è quello di impostare il dominio preferito in “Impostazioni sito” e definire qual’è la versione preferita se con www o senza.

Fatto questo primo controllo ci si sposta all’interno della proprietà dove possiamo trovare una serie di voci, le più importanti da controllare sono:

  • In “Aspetto della Ricerca”, la voce “Miglioramenti HTML”, qui vengono segnalati title e metadescrizioni duplicate, assenti, troppo corte, troppo lunghe, non informative e dove vengono segnalati contenuti non indicizzabili.
  • In “Traffico della ricerca” controlliamo nella voce “Link che rimandano al tuo sito” tutti i siti che ci stanno linkando, in modo tale da identificare eventuali azioni di negative SEO nei nostri confronti ed eventualmente rinnegare tali link attraverso il disavow tool. Sempre in questa sezione controlliamo i “Link interni” come sono distribuiti, se ci sono state “Azioni manuali” da parte di qualche quality rater di Google che hanno penalizzato il sito, ed infine verifichiamo che non ci siano errori riguardo “Usabilità sui dispositivi mobile”.
  • In “Indice Google”, controlliamo il trend di indicizzazione delle nostre pagine ed eventuali risorse bloccate a googlebot.
  • Nella sezione “Scansione” andiamo in primis a controllare che non ci siano “Errori di scansione” come ad esempio pagine che vanno in 404, poi possiamo controllare le “Statistiche di scansione” per avere un idea di quando c’è stato l’ultimo deep crawling, e di quale sono le medie del sito oggetto dell’analisi. Verifichiamo infine che nella voce “Sitemap” sia stata inviata una sitemap XML a Google per facilitare la scansione dei nuovi contenuti o di quelli a cui abbiamo apportato modifiche.
  • Come ultima voce controlliamo “Problemi di sicurezza” per essere sicuri che il nostro sito non sia stato afflitto da malware.

Per quanto mi riguarda la Search Console è una delle risorse più importanti per avere dei dati per un analisi SEO e successiva ottimizzazione.

L’analisi SEO on-site

Acquisiti i primi dati possiamo passare ad un analisi SEO on-site, quindi proprio sul campo. In tal senso le cose che controllo sempre, avendo anche la Search Console come cartina di tornaconto, sono:

  • I tempi di caricamento siano soddisfacenti, per fare un check mi affido sempre gtmetrix.com, che poi restituisce un interessante report con eventuali migliorie da apportare.
  • I tag title delle pagine siano univoci e ben descrittivi
  • La presenza di tag noindex sulle pagine del sito
  • La restituzione automatica delle headline (h1, h2, h3), questa deve avvenire a cascata e rispettare determinate “regole”, ad esempio l’h1 deve essere presente una sola volta all’interno della pagina.
  • Che i contenuti non siano duplicati da altri siti, ad esempio mi capita spesso su ecommerce che queste copino i contenuti dei siti dei fornitori nelle schede prodotto.
  • Che non ci siano link sospetti, come link site-wide ad esempio nel footer.
  • Che la struttura di navigazione sia utile all’utente e al motore di ricerca, e che quindi il sito abbia un alberatura di pagine e categorie fatta in maniera logica.
  • Che tutti i redirect funzionino correttamente ad esempio dalla versione http a quella https, e da quella non www verso quella www.

L’analisi SEO off-site

Svolta quindi una prima analisi sul nostro sito andiamo a vedere tutto quello che ruota fuori da esso,  in termini di link building come siamo messi e come sono messi i nostri competitor identificandoli.

In tal senso a mio avviso in Italia il miglior strumento da utilizzare è SEOZoom, questo strumento ha il motore di ricerca backlink più potente che sia al momento in commercio. Semplicemente inserendo l’url del nostro sito potremmo scoprire tutti i siti che ci linkano, divisi per qualità, conoscere gli anchor text con cui veniamo linkati, la velocità di crescita del nostro profilo backlink e molte altre cose.

Sempre tramite questo tool vado ad identificare quali sono i competitor del mercato a cui mi sto rivolgendo e segnalati come competitor all’interno dello strumento questo mi restituisce una serie di informazioni utili su di loro, le due che reputo più utili sono:

  • per quali parole chiave sono posizionati e questo mi è utile per identificarne di nuove che non avevo preso in considerazione
  • il loro profilo backlink utile per sapere se esistono siti validi dove anche io posso prendere link

Direi che per questo articolo è tutto, spero di averti offerto una valida guida per svolgere un’analisi SEO valida e come sempre per qualsiasi dubbio, domanda o chiarimento scrivimi pure nei commenti.