Tutti sappiamo che la SEO non è una scienza perfetta, ogni SEO ha il suo modus operandi ed a suo modo utilizza alcuni strumenti anzichè altri. L’articolo di oggi è dedicato proprio alla cassetta degli attrezzi SEO che, personalmente, reputo migliori per il mio modo di lavorare e per le mie esigenze. L’ordine che gli ho voluto dare non è a caso ma sono partito da quelli che per me sono i più importati.
Gli strumenti di Google
La prima parte di questa lista è dedicata ai due strumenti che Google offre gratuitamente a tutti i suoi utenti e sto parlando di Google Analytics e di Google Search Console. Il primo è sicuramente un must per conoscere nel dettaglio tutto quello che riguarda il traffico sul nostro sito ed un buon SEO non dovrebbe di certo avere bisogno di spiegazioni a riguardo. Anche il secondo non dovrebbe essere di certo presentato a chi svolge la SEO in maniera professionale, infatti è senza dubbio lo strumento più utile per capire tecnicamente come Google sta “guardando” il nostro sito, come lo sta indicizzando, se ci sono errori di vario genere, e molto altro.
Purtroppo per quanto scontati possano sembrare, ancora oggi mi capitano siti che non hanno questi strumenti installati, ti ricordo inoltre che i due si collegano tra loro, infatti all’interno della proprietà di Google Analytics del tuo sito web potrai associare una proprietà della Search Console.
Screaming frog
Iniziamo col dire che a differenza di tutti gli altri SEO tools, screaming frog è l’unico che viene installato direttamente sul tuo pc. Si tratta di uno strumento che offre la sua versione gratuita, ma limitata alla scansione di 500 URL, o a pagamento (149£/anno) dove si potrà utilizzare ogni funzione di questo tool senza alcun limite. Screaming frog ti permetterà di creare dei veri e propri crawler in grado di scansionare tutti i siti che vorrai.
La sua reportistica è molto dettagliata, potrai conoscere veramente ogni minimo particolare del sito oggetto della tua analisi, dagli status code delle pagine scansionate, link rotti, meta descrizioni e title da ottimizzare, pagine con noindex, e veramente molto molto altro.
Tra tutte queste funzioni una di quelle che apprezzo di più si trova sotto il tab “Site structure” e li troviamo una tabella con il numero di pagine e quanto distano dalla “start page”, ovvero la pagina che abbiamo inserito per fare la scansione, quindi se andiamo ad inserire l’homepage, sapremo con esattezza quanti click dividono le nostre pagine da quest’ultima.
Un’altro tab che mi piace molto e che si collega al prossimo strumento che andremo a vedere è “response time”, qui troviamo una tabellina con il tempo di caricamento espresso per unità intere in secondi (1,2,3…) ed il numero di pagine che rientrano in quel range, utile anche perchè mostra anche il valore di “tempo medio”.
Screaming frog è senza dubbio uno strumento che non può mancare nella cassetta degli attrezzi di un SEO.
GTmetrix
Devo dire che amo profondamente questo strumento gratuito, GTmetrix infatti ci permette in pochi secondi di conoscere il valore per il page speed e per l’yslow, il primo è appunto un “voto” che ottiene il nostro sito in funzione delle sue performance di velocità di caricamento secondo i parametri che piacciono a Google, l’altro invece è legato a Yahoo!. Amo questo strumento perchè fornisce informazioni molto dettagliate su cosa andare ad ottimizzare e come
E’ possibile generare un report, magari da passare ai clienti per far vedere il sito in che condizioni si trova, ma una delle funzioni che più apprezzo è la possibilità di scaricare immagini ottimizzate direttamente dal servizio. Nota bene, lo strumento misura la velocità della pagina che inserisci nel tool, quindi se inserisci la homepage troverai una velocità che probilmente sarà diversa da quella di un articolo, pagina, categoria o scheda prodotto.
Sicuramente un tool che non può mancare nella cassetta degli attrezzi di un buon SEO.
SEOZoom
Se gestisci siti dedicati al mercato italiano, non c’è altro strumento all’infuori di SEOZoom. Il nome in realtà non rende giustizia a questa eccezionale suite per fare web marketing ad ampio raggio, il costo parte da 29€ per il piano base, che ti permetterà di gestire 2 progetti, per arrivare ai pacchetti più avanzati e costosi.
Quello che amo di questo strumento, realizzato da chi fa SEO da anni, è il suo sviluppo continuo e le frequenti integrazioni con cui viene ampliato. L’ultimo strumento aggiunto (che a mio avviso da solo vale il costo della licenza) chiamato Site Builder con cui si può costruire l’alberatura di un sito, questa poi potrà essere esportata in vari modi ed anche direttamente all’interno di WordPress, dove troveremo le pagine e le categorie pronte per essere compilate.
Le funzioni del tool sono tantissime, troviamo il monitoraggio delle parole chiave, il controllo del progetto (con checkpoint settimanali, tutti gli altri tool li offrono mensili) quella dedicata al monitoraggio dei backlink, la SEO audit, la possibilità di “spiare” i competitor e degli strumenti editoriali veramente unici.
Un’altro plus che amo di questo strumento sono i webinar gratuiti e la possibilità di prendere una certificazione.
aHrefs
Un altro ottimo strumento per fare SEO che apprezzo molto è aHrefs, anch’esso a pagamento a partire da 99$ nel suo piano basilare. Utile per diversi mercati, personalmente mi piace molto la sua parte chiamata “site explorer” dove si trova uno sguardo profondo a tutto il traffico organico di un sito ed alla sua panoramica dei backlink. Per esperienza lo reputo senza dubbio uno dei più validi sotto l’aspetto del rintracciamento dei backlink.
Aldilà del “site explorer” è comunque uno strumento veramente molto completo, utile in particolar modo se lavoriamo su progetti internazionali ma ovviamente.
SEMrush
Chiudo questa carrellata di SEO tools con un altro big di settore che devo dire uso spesso e sto parlando di SEMrush.
Anch’esso è uno strumento web a pagamento, il pacchetto base parte da 99,95$. SEMrush è in grado di scansionare veramente tantissimi mercati. Di questo strumento una delle funzioni apprezzo maggiormente è legata alla possibilità di avere dati distinti tra SERP desktop e SERP mobile, un elemento che rende unico questo strumento, oltre a questo le funzioni che uso più spesso sono quelle dedicate all’analisi SEO di una pagina e alla ricerca dei backlink, chiamate “one page SEO checker” e “backlink audit”.
Come per SEOZoom anche SEMrush organizza webinar gratuiti ed ha un academy al suo interno con cui certificarsi.
Abbiamo visto quali sono quindi i SEO tools più noti e migliori sul mercato a seconda anche se vogliamo approcciare l’Italia o all’estero. Personalmente quando svolgo la mia attività SEO mi affido a tutti questi strumenti, una prassi che faccio spesso è quella di identificare i backlink dei competitor con tutti questi strumenti in modo tale da poter avere più fonti possibili a riguardo. Nonostante siano quasi tutti a pagamento, creando un account gratuito si potranno testare le funzionalità di ognuno di essi (seppur con delle limitazioni).
Sicuramente in rete potrai reperirne molti altri, altrettanto validi, anzi se ne vuoi aggiungere qualcuno che non ho citato o hai domande riguardo uno strumento specifico scrivimelo nei commenti.