La SEO è una materia molto ampia, fatta di diverse sfaccettature, ognuna con il suo peso agli occhi del motore di ricerca, un buon SEO però deve conoscere ogni tassello di questo enorme mosaico influenzato da oltre 200 fattori e non lasciare nulla al caso. In tal senso l’articolo di oggi è una vera e propria guida per un ottimizzazione SEO delle immagini, vediamo quindi quali sono passo passo le azioni da compiere per ottimizzare questo tipo di contenuti, ma prima di entrare nello specifico capiamo anche il perchè farlo.

Perchè ottimizzare le immagini in ottica SEO?

Ottimizzare le immagini in ottica SEO a mio avviso porta due benefici non indifferenti, ovvero:

  • Ottimizzando le immagini l’intero contenuto che le ospita ne beneficierà, aiutando in questo modo il ranking dell’intera pagina.
  • Se il tuo business è basato sul visual, quindi sulla grafica, ad esempio sei un fotografo o hai un marketplace di immagini, loghi o simili, questo ti permetterà di ottenere dei posizionamenti su Google immagini, luogo dove le persone si riversano per trovare foto, ad esempio “Foto di nome e cognome fotografo” oppure “logo per società di consulenza”, nel primo caso ottimizzando le immagini i tuoi potenziali clienti che vogliono farsi un idea del tuo operato ti troveranno facilmente, nel secondo se offri modelli di loghi potresti vendere l’immagine.

Bene fatta questa prima premessa sul perchè andiamo a vedere quali sono i vari fattori tecnici che contribuiscono all’ottimizzazione SEO di un immagine, così da ottenerne il massimo per il tuo blog.

Il nome del file

Il primo elemento che solitamente viene trascurato è il nome del file. Molto spesso infatti si lasciano i nomi che arrivano direttamente dalla nostra macchinetta digitale, dal cellulare o con cui abbiamo scaricato l’immagine, ad esempio DCM00001.jpg.

In questo caso la più giusta da fare è quella di associare all’immagine un nome che sia correlato al contenuto o meglio ancora alla keywords che vogliamo posizionare. Faccio un esempio concreto, se stai scrivendo un articolo dedicato ad un particolare oggetto, supponiamo “pc portatili Asus” ed hai fatto una foto al tuo pc o hai scaricato la foto dal sito del produttore assicurati che il file porti il nome dell’oggetto, che potrebbe essere pc-portatile-asus-modello-abc.jpg.

La qualità e la grandezza del file

Qualità e grandezza del file vanno a braccetto ma in realtà per l’occhio umano un immagine ad altissima risoluzione è impercettibile rispetto ad una che non lo è, infatti un immagine ad alta risoluzione è utile se dobbiamo renderla gigante o minuscola, ad esempio per dei cartelloni 3x2metri, ma se stiamo lavorando su un sito questo passa in secondo piano.

Ottimizzando un immagine in termini di grandezza di peso del file, la qualità finale rimarrà quasi invariata ovvero le differenze saranno impercettibili per l’occhio umano mentre il peso potrebbe diminuire di molto, questo implica un tempo di caricamento da parte del nostro server più veloce rispetto l’immagine equivalente non ottimizzata.

Se utilizzi WordPress uno dei miei plugin preferiti è “Imagify”, questo plugin permette l’ottimizzazione di massa di tutte le immagini presenti all’interno della nostra libreria media ed un ottimizzazione in real time al momento del caricamento per tutte le nuove immagini, personalmente mi avvalgo ormai da tempo su questa scelta ma nel repository dei plugin di WP ne potrai trovare molti altri.

Se non usi WordPress esistono anche dei moduli da installare direttamente sul server, in questo caso in funzione del tipo di server sono necessarie delle competenze sistemistiche o comunque un supporto molto approfondito da parte del tuo servizio di hosting, oppure puoi affidarti a dei tool online come “Online Image Optimizer”, ma puoi anche provare dei programmi che si installano direttamente sul tuo pc come “Caesium Image Compressor”, “RIOT”, “PNG Optimizer” e molti altri.

Gli attributi del tag img

Partiamo con il dire che il il tag img è definito tag vuoto. Ovvero questo tipo di tag a differenza di quasi tutti i tag HTML non ha apertura e chiusura ma chiude all’interno di se stesso, la struttura del tag è la seguente:

<img src=”INDIRIZZO URL IMMAGINE” title=”SCROVI QUI IL TITLE” alt=”SCRIVI QUI IL TESTO ALTERNATIVO” />

In termini SEO quello che ci interessa sono i due attributi:

  • Title: è il testo che compare quando si passa il mouse sull’immagine, ad esempio un buon title per il logo di un sito dovrebbe essere “torna alla homepage” questo title rappresenta l’azione che accadrà se l’utente clicca sul logo.
  • Alt: questo attributo è l’abbreviazione di alternate text, ovvero un testo alternativo all’immagine, questo viene mostrato quando non è possibile caricare l’immagine ed è molto importante per l’accessibilità del sito a persone meno abili come i non vedenti. Nell’esempio precedente del logo del nostro sito un buon testo per l’attributo alt potrebbe essere “Logo sito tal dei tali”.

La dimensione in pixel delle immagini

Un altra importante caratteristica per l’ottimizzazione delle immagini è legata alla dimensione in pixel. Se sappiamo che all’interno del nostro layout entrano immagini di una certa dimensione, ad esempio 600x400px, è bene creare l’immagine subito con queste dimensioni anzichè inserirla più grande ed andarla poi a ridimensionare attraverso gli attributi height e width.

I dati EXIF

I dati EXIF sono dei particolari dati che sono contenuti all’interno del file di un immagine, questi ci permettono di inserire delle informazioni aggiuntive legate all’immagine, come ad esempio data ed ora di creazione, strumento di creazione, informazioni sull’autore, informazioni sui diritti di copyright, e molte altre. Queste informazioni vengono interpretate dal motore di ricerca, che le usa anche come filtro nel motore, ad esempio il filtro legato alla tipologia di utilizzo dell’immagine, interpreta proprio il dato legato ai diritti di copyright. Un programmino da installare sul nostro PC con cui possiamo modificare questi dati è “EXIF Pilot”.

Per quanto riguarda questa guida legata all’ottimizzazione SEO delle immagini direi che abbiamo fatto un ampia panoramica di quelle che sono le “best practice”, ti ricordo inoltre che puoi inviare al motore di ricerca anche una sitemap specifica per le immagini e vedere quindi se queste vengono indicizzate dal motore. Come sempre per maggiori informazioni, lascia pure un commento e se ti è piaciuto l’articolo condividilo sul social network che preferisci con la tua cerchia di amici.