Chi lavora online è sempre a contatto con acronimi di ogni genere, i due più comuni sul web sono sicuramente SEO e SEM, ed è proprio a loro due che è dedicato l’articolo di oggi,  cercherò di spiegare nella maniera più comprensibile quali sono le differenze e cercherò di fare la massima chiarezza su queste due materie. Iniziamo prima col prendere singolarmente i due acronimi e poi li metteremo a paragone tra loro scoprendo punti di forza e debolezza di uno e dell’altro.

SEM: search engine marketing

Il SEM è il marketing sui motori di ricerca, ma allo stesso modo è anche la figura professionale che si occupa di realizzare una strategia di marketing sui motori di ricerca, definita appunto search engine marketer.

Quando parliamo di SEM stiamo parlando di tutte quelle strategie di marketing che sfruttano i motori di ricerca come canale per arrivare a potenziali clienti. Fondamentalmente quindi attraverso un attività di tipo SEM andiamo ad intercettare tutte quelle persone cercano sul motore di ricerca parole chiave legate al nostro business.

SEO: search engine optimization

La SEO è l’ottimizzazione sui motori di ricerca (di un sito web), mentre il SEO è la figura professionale che svolge l’attività, in italiano potremmo definirlo l’ottimizzatore di siti. Fino a qualche anno fa la SEO era una materia molto di nicchia, oggi grazie a; corsi, ebook, video, gruppi facebook, ecc, è sulla bocca di chiunque lavori online, eppure nonostante il numero di professionisti SEO cresca ogni anno, capita spesso di leggere o sentire frasi non corrette riguardo questa materia.

Mi piace definire la SEO come un grande mosaico formato da tanti tasselli, i famosi fattori di ranking che sono oltre i 200. Ogni tassello ha un peso più o meno importante e sono in continuo cambiamento, basti pensare che quelli che 10 anni fa erano fattori di ranking oggi con l’evoluzione dell’algoritmo di Google sono diventati fattori penalizzati, ad esempio il keywords stuffing.

Se oggi, alla fine del 2017, dovessi scegliere quelli che, a mio avviso, sono i tre fattori di ranking più significativi direi senza dubbio: la velocità del sito intesa come tempi di caricamento delle pagine, il comportamento dell’utente sul sito (pagine viste e tempi di permanenza) strettamente correlato alla query di partenza, la validità dei contenuti offerti.

La SEO si divide in tre linee di pensiero (e di azione) che sono:

  • SEO white hat: sfrutta l’uso di strategie che rispettano tutte le linee guida dei motori di ricerca, per ottenere dei risultati
  • SEO gray hat: comprende azioni di tipo b0rderline, ovvero delle tecniche che sono al limite del consentito che possono essere dunque accettate o penalizzate.
  • SEO black hat: l’insieme di tutte quelle strategie altamente vietate, queste possono portare risultati sul breve periodo ma appena il motore di ricerca scopre le malefatte penalizza il sito escludendolo dall’indice dei risultati.

Qual è la differenza tra SEO e SEM?

All’atto pratico possiamo dire che il SEM contiene all’interno di sè la SEO. Infatti un attività di tipo SEO è parte integrante di una strategia di marketing sui motori di ricerca. Il SEM comprende anche la parte non organica ma a pagamento attraverso strumenti di PPC, uno su tutti Adwords, per posizionare un sito sui motori di ricerca. Entrambe le materie fanno capo al web marketing, che a sua volta è un sottoinsieme del marketing a 360°.

Definiamo quindi quali sono le differenze tra la SEO e il SEM:

  • Il SEM è immediato, basta attivare una campagna ed ecco che il nostro sito è nelle prime posizioni.
  • La SEO è lungimirante, prima di ottenere dei posizionamenti organici possono passare anche diversi mesi.
  • Il SEM non richiede un sito fatto ad hoc, anche se esistono dei quality score e maggiore è il punteggio che ottiene un sito per un annuncio di una campagna PPC e minore sarà il costo.
  • La SEO richiede un sito sviluppato al meglio, basta infatti un attributo noindex, un meta robots.txt configurato male, o altre piccolezze e tutto il lavoro svolto rischia di non essere neanche indicizzato.
  • Il SEM è più costoso, infatti un singolo click in alcune nicchie molto forti può costare anche 10€, e quindi con il budget di qualche mese destinato alla SEM si potrebbe coprire un intera campagna SEO.
  • La SEO è per “sempre”, infatti salvo l’ingresso di nuovi competitor in SERP o di stravolgimenti del motore di ricerca, se si è lavorato in maniera white hat una volta ottenuto un posizionamento si rimarrà abbastanza stabili nel tempo, al contrario una campagna PPC una volta spenta non lascia più nulla.

Queste sono le principali differenze tra queste due materie, anche se in alcuni casi diventano complementari tra loro infatti avviare una campagna PPC è utile per mandare traffico sul sito per determinate parole chiave per cui non può essere raggiunto in maniera organica. Questo oltre a portare, si spera, dei risultati in termine di vendite è una man forte per il posizionamento organico in quanto se abbiamo appena creato una pagina di vendita in questo modo Google, che conosce tutti i dati che passano per il nostro sito web (se abbiamo installato Google Analytics e Google Search Console), potrà farsi un idea del comportamento degli utenti sulla nostra pagina in funzione della query di partenza e se lo reputerà opportuno potrà farla salire nei primi posti dei suoi risultati organici.

E’ utile anche per definire se puntare su determinate parole chiave in termini SEO ne vale la pena o meno, infatti se si è incerti su una keywords è possibile comprarla tramite campagne PPC e verificare il tasso di conversione dopo tot utenti. Se i dati ci diranno che è una parola chiave che converte allora è bene integrarla all’interno della strategia SEO al contrario si può anche evitare di investire risorse SEO su quel fronte.

In funzione di quello che è il budget e gli obiettivi da raggiungere si può decidere di attivare un tipo di attività anzichè l’altra, ma come abbiamo visto l’una non esclude l’altra, anzi la include, e quindi se il budget ce lo permette sicuramente pianificare una strategia SEM che comprenda anche la SEO è sempre la soluzione migliore.

Spero di aver fatto il massimo della chiarezza su questi due acronimi tanto inflazionati online e come al solito per qualsiasi dubbio, domanda o approfondimento puoi lasciare un commento a questo articolo e ti risponderò il prima possibile.